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Il Tribunale dice NO a La Malfa
COMUNICATO STAMPA

Il G.I. del Tribunale di Roma, con ordinanza resa nell'udienza del 9 luglio 2001, ha respinto la richiesta di sequestro conservativo per 5 miliardi, a garanzia di asseriti danni, presentata dal P.R.I. nei confronti dell'on. Luciana Sbarbati e altri esponenti repubblicani e dell'Associazione Repubblicani Europei.La richiesta era seguita all'impugnazione del Congresso di Bari del 26-28 gennaio 2001 nel quale, su proposta del segretario Giorgio La Malfa, è stato deciso il passaggio del P.R.I. nelle file del Polo in occasione delle elezioni politiche del 13 maggio. Sbarbati e altri esponenti del partito hanno contestato la regolarità di quel Congresso e chiesto al Tribunale di Roma l'annullamento delle relative deliberazioni, dandone notizia alla stampa nazionale.Il Giudice ha ritenuto giuridicamente incensurabili gli atti e i comportamenti dell'on. Sbarbati e degli altri impugnanti in quanto espressione di diritti politici e di libertà costituzionalmente garantite, quali quelle di opinione e di critica.

10 luglio 2001